MACROREGIONE ADRIATICO-JONICA: D'ALFONSO, NULLA COME PRIMA |
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Giovedì 29 Ottobre 2015 08:17 | |||
IL PRESIDENTE: PENSARSI IN OTTICA DI CITTADINANZA ADRIATICA "Non sarà un trono quello che nascerà grazie alla strategia della Macroregione Adriatico-Jonica ma un'alleanza, una collaborazione su base progettuale in funzione della quale bisognerebbe cominciare a ripensarsi in un'ottica di cittadinanza adriatica". Lo ha detto, questa mattina, il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, in apertura del convegno "Il cammino della Macroregione Adriatico-Jonica sulle tracce dell'IPA Adriatic Cbc" in corso di svolgimento a bordo della Fregata Maestrale della Marina Miliìtare. La nave, prima di concludere l'ultima campagna della sua vita operativa dopo circa trentatrè anni di navigazione, è attraccata al porto di Ortona dove rimarrà fino a domenica prossima. "Una cosa è certa, - ha rimarcato D'Alfonso - con la riuscita di questa collaborazione, nulla di ciò che era prima il sistema dei territori bagnato dal mare Adriatico rimarrà tal quale sia dal punto di vita della connettività terra-mare che sotto il profilo del turismo e della tutela dell'ambiente". Intanto, proprio in giornata si attende da Bruxelles la fumata bianca riguardo le votazioni sull'emendamento relativo alla strategia della Macroregione Adriatico-Jonica e sull'inserimento dell'Abruzzo nelle reti di connettività transeuropee TEN-T. A fornire un importante contributo in termini di bagaglio di esperienze e di competenze nell'ottica della Macroregione, è stato il presidente della Giunta regionale delle Marche, Luca Ceriscioli. "Le Marche sono qui - ha sottolineato D'Alfonso - dal momento che sono state la prima Regione a scommetterci. Non a caso, - ha proseguito - proprio il pullulare delle idee delle Università, del sistema delle imprese, dei clusters che ha saputo generare la sinergia tra Università, imprese e classi dirigenti marchigiane, ha dato luogo ai primi temi che poi hanno favorito la collaborazione di questa parte dell'Adriatico con quella dell'altra sponda. E' interessante constatare - ha ripreso D'Alfonso - come da una vicenda distruttiva come la guerra si sia generato un progetto di questa ambizione e si sia determinata anche una certezza e cioè che non si può rimanere tal quali eravamo nel '900 rispetto alle sfide del futuro". Il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, Luciano d'Alfonso, ricordando i numeri della Macroregione Adriatico-Jonica (9 milioni di bambini fino ai 15 anni di età, 4 milioni di studenti universitari, 37 milioni le persone in cerca di occupazione, 10 milioni gli anziani con un PIL complessivo che raggiunge quota 956 miliardi di euro e 110 mila brevetti e innovazioni), ha ribadito il concetto che "le infrastrutture sono ormai ben più lunghe dei confini amministrativi: sia quelle della gomma che quelle quell'acqua e del cielo. Così come le tematiche - ha aggiunto - sono sempre più complesse. Un esempio? La difesa del mare dall'aggressione delle piattaforme petrolifere ma anche le questioni legate al diritto alla salute. Per cui, ragionare in un'ottica solo regionalistica - ha detto D'Alfonso - corrisponde ad una visione miope del futuro che non tiene conto, ad esempio del fatto che le aspirazioni dei giovani come quelli del progetto Erasmus che sono i primi sostenitori di questo allargamento di frontiere. E' per questo - ha concluso il Presidente - che va ripensata l'intera offerta formativa ed educativa che ormai prescinde sia dai confini geografici che dalla collocazione dei presidi istituzionali e di Governo". All'odierno convegno sono intervenuti anche il Rappresentante dell'Ambasciatore croato in Italia, Iljia Zelalic,ed il presidente dell'Autorità portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti. (REGFLASH) DURA/15/10/27
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